Il Castello della Prugna

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di Alberto Osti Guerrazzi –

È un bel rudere di castello situato all’estrema propaggine nord-occidentale dei monti Simbruini, non lontano dal magnifico borgo di Cervara di Roma; per la posizione dominante sulla valle dell’Aniene può essere la meta di una piccola ma piacevolissima escursione.

Sono davvero poche le notizie storiche sul castello e borgo della Prugna;  è citato in documenti del XV secolo come appartenente insieme ad altri castelli alla famiglia De Montanea, come Fundus Apruneus, da cui il nome. Tra il XV e il XVI secolo si ha  in tutta la regione un abbandono dei siti di montagna, in ragione della distanza dalle vie di comunicazione e della maggiore durezza della vita. Forse anche per questo abbandono, pare sia divenuto un covo di briganti; la sua distruzione fu a causa di questo cambio di “destinazione d’uso”. La distruzione avvenne nel XVI secolo, ma su questo le fonti non sono concordi: una tesi afferma che la distruzione fu opera di Marco Sciarra, il terribile brigante attivo in quegli anni in tutto il Lazio; si tratterebbe quindi di una faida tra bande rivali: un’altra tesi sostiene invece che il castello fu assaltato dagli abitanti di Arsoli e Cervara di Roma, decisi a estirpare quel covo di briganti dal loro territorio. Fatto sta che dalla metà del XVI secolo il castello è in rovina, e i resti rimasti sono quelli, fascinosi ma miseri, che si possono osservare oggi.

 

Itinerario

Per raggiungere il castello proponiamo l’itinerario che parte dalla Locanda dell’Orso, forse il più bello e panoramico. È possibile anche arrivarci direttamente da Cervara di Roma con percorso a mezzacosta nel bosco di querce, o da Piani d’Uggi, con percorso in salita e sempre immerso nel medesimo bosco.

L’itinerario proposto è tranquillo e piacevole, con l’unico difetto che la salita è al ritorno; ma è una salita sempre molto dolce e piacevole.

La locanda dell’Orso (1155 m) si raggiunge da Cervara di Roma percorrendo una brutta ma comoda strada cementata; il bivio è sulla strada che sale a Campaegli, poco sopra Cervara. Si percorrono ca. 4 km e in una ventina di minuti si è alla locanda, situata in bellissima posizione sui bei prati di questa propaggine nord-occidentale dei Simbruini, e si parcheggia nei suoi pressi.

Il sentiero 661 (in buona parte coincidente con il Sentiero Coleman) parte subito dietro le panchine dell’area pic – nic e si snoda, sempre ben segnato ed evidente (per un lungo tratto percorre una vecchia mulattiera), in leggera discesa tra le macchie di querce e i prati; la direzione e nord-est. Bellissimi i panorami sulla valle dell’Aniene, sui monti Ruffi e sui prati e boschi dei Simbruini. Dopo ca. 1 km si incontra sulla sinistra l’incrocio con il sentiero 661 a. Si prosegue sempre diretti a nord-est e dopo ca. 1 km si arriva ad una sella caratterizzata dalla presenza delle croci votive lasciate dai pellegrini diretti al santuario della Trinità di Vallepietra. Qui si distacca a destra il Sentiero Coleman. Il nostro sentiero piega invece leggermente a est e passando sotto Colle Civitella entra nel bosco di querce; prosegue dritto e in leggera discesa e in ca. 1,5 km raggiunge la sella erbosa oltre la quale si erge il colle sopra il quale emerge, imponente, il torrione centrale del castello della Prugna (resti di tavoli da pic nic introno). Dalla sella è questione di pochi minuti salire ai ruderi (983 m) e farne il periplo. Il ritorno è per la strada percorsa all’andata.

Scheda

Difficoltà: T

Lunghezza complessiva: ca. 7 km (3,5 all’andata e 3,5 al ritorno)

Tempo: 2.30 h (1h all’andata e 1.30h al ritorno).

Dislivello: 200m in discesa all’andata e 200m in salita al ritorno.

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