Fioriture e paesaggi a Monte Godi

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di Cristina Ternovec – Questa volta la voglia di montagna ci ha portato nel Parco Nazionale d’Abruzzo. Da Villetta Barrea abbiamo raggiunto Passo Godi, il vasto altopiano a 1630 m, da cui partono numerosi sentieri, magnifici anche durante la stagione invernale.

Imboccato lo sterrato (sentiero Y1) ci siamo inoltrati lungo le pendici del monte Godi, per  raggiungere in breve tempo, dopo qualche saliscendi, lo stazzo di Ziomas che  domina la lunga e verde vallata ai piedi del monte. Dopo una piccola sosta ci siamo diretti verso la sella che chiude la vallata e su cui e’ stata posta una stele che ricorda le visite  di Papa Giovanni Paolo II a questi luoghi.  Durante la salita ci siamo trovati immersi in  un fantastico dipinto: il veloce passaggio di qualche nube, la luce intensa del sole, il verde cangiante dei prati e le brevi tracce di colore date dai  fiori, ci hanno ricordato qualche paesaggio dei pittori impressionisti.

Dalla sella, che divide le due pianure, parte la breve, ma ripida salita che porta sul morbido crinale di vetta. Mentre  stavamo percorrendo la lunga sinuosa dorsale, e lo sguardo si posava sui massicci di Serra Rocca Chiarano e del Marsicano, abbiamo pensato di camminare sulla schiena di un grande drago dormiente.

Conquistata la cima del monte Godi (in realtà sono due: una con una croce malridotta e la seconda banderuola con sotto la targa del Club 2000m) e assaporato il magnifico panorama che si ammira dalla vetta, ci siamo avviati verso il ritorno scendendo per un ripido versante erboso che ci ha riportato in poco tempo sullo sterrato percorso all’andata.

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