di Alberto Osti Guerrazzi – che fosse un luogo poco frequentato ce ne eravamo accorti subito, non incontrando nessuno sulla strada asfaltata che sale da Lecce nei Marsi verso i ruderi di Lecce Vecchia, nostra meta; ma ne avemmo conferma sulla via del ritorno, quando un giovane orso ha attraversato la strada pochi metri davanti la nostra auto: era fermo sul ciglio della strada, ci siamo fermati, ma prima di poter mettere le mani alle macchinette fotografiche l’orso si era dileguato nel bosco. Un’emozione grandissima!
E’ una valle intatta e bellissima quella che da Lecce Vecchia sale sotto monte Turchio verso il rifugio La Guardia e la Cicerana, ricca di bellezze naturali quanto di interessanti reperti archeologici. Il nostro obiettivo erano i ruderi di Lecce Vecchia, l’antichissimo (c’è chi lo dice risalente agli antichi popoli italici) castello di Litium; ci si arriva facilmente da Lecce; meno facile invece è la visita: il castello e il borgo sono abbandonati a se stessi, e sassi e rovi la rendono non facile; pure, è interessante e panoramica.
Dal castello si prende una sterrata che subito si unisce al sentiero del Parco T1 e che porta a risalire il torrente di fondo valle, ricco di acque e cascatelle; il sentiero prosegue in alto, sempre dominato dalla mole di monte Turchio, fino al magnifico pianoro della Cicerana.
Noi ci siamo fermati prima, e tornati all’auto abbiamo seguito la strada fino alla sua fine, in località La Guardia, un luogo davvero ameno, come recita la stele in ricordo del partigiano Ivan, ucciso lì nel 1944; è un luogo ideale per un pic nic, con una bella fonte, un rifugio purtroppo chiuso (con dietro i resti di uno skilift) e giochi per bambini; e un magnifico panorama.
Riscendendo, poco sopra Lecce ad un bivio sulla sinistra, contrassegnato da una grande croce, abbiamo preso la strada sterrata per i ruderi di Sierri; è il secondo abitato di Lecce Vecchia, come il primo abbandonato dopo il terremoto della Marsica del 1915. Questi ruderi, costruiti al margine di un piccolo e panoramico altopiano, sono più consistenti di quelli del castello e anch’essi abbastanza interessanti. Poco sopra si può raggiungere la piccola chiesetta di S.Antonio, purtroppo chiusa.
Da Serri siamo scesi a Lecce, dove abbiamo cercato invano (erano le 15) di mangiare qualcosa; un consiglio per chi voglia visitare questa bellissima valle ricca di acque è di portarsi dei panini! Anche perché,seduti su un prato,magari potreste ricevere la visita di un cordiale orsacchiotto.
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