di Alberto Osti Guerrazzi – Domenica 8 febbraio la gita al Monte del Passeggio, bella cima degli Ernici, è stata abbastanza faticosa per il gran innevamento. È una gita facile, adatta ad inizio stagione, quando la neve non è ancora del tutto trasformata e sicura; che quest’anno l’inizio stagione sia stato a febbraio dice molto sui cambiamenti in atto. Molto belli gli ambienti attraversati, dalla faggeta nella valle di Femmina Morta ai vasti e morbidi pendii delle Pratelle, circondati da una corona di belle vette di oltre 2000 m.
Grado di difficoltà – BS: più per la relativa lunghezza del percorso che per le effettive difficoltà. Se però il pendio SO del Passeggio è ghiacciato allora il BS ci sta tutto.
Esposizione prevalente: sud in salita, sud-est in discesa.
Impegno – dislivello complessivo: 1100 m in salita e altrettanti in discesa; distanza: 8 km a salire, 5 a scendere; tempo complessivo: 4/5h.
Piaceri – una bella discesa, breve ma ripida e divertente, un ambiente bello e ancora selvaggio, specie nel vallone delle Pratelle.
Stagione suggerita: dicembre – marzo.
Cartografia di riferimento – Monti Ernici, scala 1: 25.000, Edizioni il Lupo.
Come arrivarci – raggiunta la superstrada Sora – Ferentino si esce a Veroli e si seguono (con attenzione) le indicazioni per Prato di Campoli; si parcheggia un chilometro circa prima del parcheggio del Prato, in corrispondenza dello sbocco della Valle Broccolo (cartello).
Descrizione itinerario – dal parcheggio (1095 m) si comincia a salire in direzione NE il sentiero ben segnato che sale la Valle Broccolo (ben evidente la segnatura anche in inverno). Il sentiero si tiene sulla destra del fosso e sale piegando prima a nord e poi più nettamente a ovest, fino a raggiungere la panoramica Forca Palomba (cartelli, 1550 m, 1.20h dal parcheggio). Ammirato il panorama da questo piccolo belvedere si riprende la via in direzione nord, tagliando a mezzacosta il versante ovest della cima delle Scalelle. Si prosegue con qualche saliscendi, cercando i segni del sentiero estivo, per circa 30 minuti, quando si esce dal bosco sbucando sugli ampi pendii delle Pratelle (1600 m), con sulla destra il Monte Fragara, davanti il Passeggio e a sinistra il monte Ginepro. Qui bisogna valutare le condizioni della neve, anche se di solito conviene tenersi sulla sinistra del fosso e guadagnare una dorsale che porta sull’ampia cresta SO del Passeggio, da cui facilmente in cima (2064 m, 1.30h dall’uscita dal bosco). In discesa se le condizioni della neve lo consentono (in caso di dubbi tornare per la via di salita) si può scendere direttamente il bel pendio SO, molto aperto e continuo (mediamente sui 30°) fino a limite del bosco; qui ci si tiene sulla sinistra del fosso, per attraversarlo più sotto in località Pisciata della Vacca. Oltrepassato il fosso ci si tiene brevemente a mezzacosta per poi scendere con poca pendenza tra i faggi tenendo più o meno il fosso sulla propria sinistra (segni sugli alberi evidenti) fino a riattraversarlo e sbucare in una vasta radura oltre la quale si apre il vasto Prato di Campoli; lo si scende fino al vasto parcheggio e poi lungo la strada fino a dove si è lasciata l’auto (2h dalla cima).
Luoghi particolari – i pendii innevati delle Pratelle sono in inverno un luogo selvaggio e magico.
Segnaletica – sempre ben evidente quando serve, cioè in salita e in discesa nei tratti di bosco..
Bibliografia – L. Mazzoleni – La Montagna Incantata.
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