di Redazione – sono finiti ad Amatrice i lavori per la tanto attesa Casa della Montagna, l’opera costruita nella città laziale andata quasi completamente distrutta dal terremoto nella tragica notte del 24 agosto 2016. Fortemente voluta dal Club Alpino Italiano con il contributo dell’ANPAS (Associazione nazionale pubbliche assistenze), essa vuole testimoniare la solidarietà del Club Alpino nei confronti di chi vive in montagna e in montagna deve restare, nonostante le calamità naturali che -p urtroppo sempre più spesso – stanno funestando il nostro Paese.
La fine dei lavori sarà festeggiata domani, 22 settembre, all’interno di una serie di manifestazioni che riguarderanno il territorio della città. Il programma prevede alle ore 10 l’incontro con i rappresentanti e i volontari di Cai e di Anpas nel parcheggio vicino alla sede del comune di Amatrice (a due passi dalla Casa della Montagna), a cui seguiranno gli interventi del Presidente di Anpas Fabrizio Pregliasco e del Presidente generale del Cai Vincenzo Torti. Saranno presenti anche i Consiglieri centrali e i Presidenti dei Gruppi regionali del Club alpino, il Presidente del CAI Lazio Amedeo Parente, il suo predecessore Fabio Desideri, al Presidente della Sezione amatriciana Franco Tanzi e al consigliere Paolo Demofonte.
Dopo i saluti è prevista la visita alla struttura, con dimostrazione di arrampicata sportiva all’interno (da parte dei giovani climbers della Sezione Cai di Antrodoco) e di conduzione con ausili speciali LH (pensati per permettere ai diversamente abili la frequentazione dei sentieri) all’esterno. La mattinata si concluderà alle 12 con l’arrivo del gregge e dei figuranti nel piazzale antistante l’edificio, con canti e balli popolari. Ad Amatrice il 22 settembre si terrà infatti una rievocazione storica, denominata “Le vie della transumanza” organizzata nell’ambito delle manifestazioni a sostegno della candidatura a Patrimonio Immateriale Unesco di questo Cammino tradizionale di bestiame e pastori.
“Questa nostra Casa costituisce il ritrovato punto di incontro per chi ha rischiato di restare disancorato dalle proprie radici e di non poter più associare una lontananza a un luogo amato, con il timore di non potervi più tornare”, ha affermato il Presidente generale del CAI Vincenzo Torti. “Ma rappresenta, altresì, il simbolo di una ricostruzione avviata grazie all’entusiasmo e alla generosità dei Soci di Cai e Anpas e che auspichiamo possa ora procedere senza indugio, per restituire futuro a chi deve continuare o ritornare a vivere in questi territori di straordinaria bellezza . Non solo: la Casa sarà anche un Punto di accoglienza ungo il nostro Sentiero Italia CAI, il cui itinerario, non a caso, transita dai borghi di Amatrice e di Accumuli,quale segno di ulteriore attenzione”.
Costruita laddove c’era la Scuola Media Capranica distrutta dal terremoto, la Casa della Montagna intende quindi diventare – nelle intenzioni del CAI – l’edificio “simbolo delle montagne della rinascita”.
La struttura, costruita con criteri antisismici e tecniche di bio-architettura (per la maggior parte in legno) sarà caratterizzata da una sala per conferenze, una biblioteca, una zona boulder per principianti all’interno e una parete di arrampicata all’esterno.
Ospiterà inoltre la sede del Soccorso Alpino e Speleologico del CAI e la sede della Sezione amatriciana del Club alpino.
Sono presenti, inoltre, una zona cucina al piano terra e camerate per dormire al piano superiore.
Attualmente, mancano solamente, per completare l’opera, gli arredi da posizionare all’interno.
Saranno pronti, però, per il giorno dell’inaugurazione formale, prevista per sabato 16 novembre.
Per quella data, il Club Alpino di Amatrice dà fin d’ora appuntamento a tutti.