Le nuove mappe regionali dell’Abruzzo 1:10000 e 1:5000

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di Cristiano Iurisci – le innovazioni tecnologiche si succedono con ritmo sempre più frequente  in ogni campo di applicazione possibile ed immaginabile della nostra vita quotidiana, mappe  e cartine comprese. Con il satellite possiamo avere mappe a più livello di informazioni e persino modelli 3D del nostro territorio. Non potevano certamente mancare mappe a più alta risoluzione con quote altimetriche addirittura precise alla virgola. Le nuove mappe regionali  possiamo arrivare alla risoluzione di 1:5000, cioè che un 1cm di mappa ci sono informazioni di appena 50m di territorio. Tanta roba! Tante informazioni in più, persino troppe! Possiamo trovare le quote aggiornate precise al decimetro delle nostre montagne. Ed è quello che ho fatto. Per curiosità sono andato a spulciare alcune cime delle nostre amate montagne e ho provato a disegnare due mappe.

Alla mia domanda ad due esperti in cartografia (L. Di Tullio e L. Grande) su cosa significa effettivamente mappe più dettagliate e precise, qui di seguito potete leggere le loro risposte.

– La nuova Carta Tecnica Regionale digitale disponibile on-line in rete è stata realizzata in 2 lotti. Il primo copre la fascia costiera ed è stato eseguito dalla interpretazione del Volo Regione Abruzzo 2001-2002, il secondo lotto copre tutta la zona interna ed è stato eseguito con il Volo Regione Abruzzo 2004-2005.(1) La carta tecnica regionale fornisce una rappresentazione generale della morfologia, delle acque, della vegetazione e delle opere dell’uomo, riportando tutto ciò che può essere utile anche come riferimento topografico e che può essere rappresentato, in relazione ad una giusta densità della trama cartografica. L’altimetria del territorio è rappresentata sia mediante curve di livello con equidistanza di 5 metri sia mediante punti quotati isolati. La carta è realizzata attraverso l’inquadramento nel sistema Gauss Boaga fuso est.

– Le foto del volo dal quale sono state scattate le fotografie aeree del nostro territorio (strisciate, in gergo) sono state fatte a circa 2000 metri (dove possibile ovviamente ) e che la scala a cui sono state fatte le foto è di 1:13000. La tecnica per acquisire l’altitudine non è specificata nel sito (2), ma è quasi sicuramente quella della fotogrammetria (3) nel quale i dati presenti nelle nuove mappe non sono il risultato di dati altimetrici satellitari (DEM) come fa Google Maps (4), con errori ed approssimazioni anche rilevanti, ma con le classiche tecniche di fotogrammetria solamente effettuate con strumentazione aggiornata e voli a più bassa quota. La tecnica della fotogrammetria è di grande e provata affidabilità, la scala di acquisizione delle nuove mappe è 1:13000, ne consegue che tutto quello che è al di sotto di essa è per forza di cose interpolato. Detto questo alcune considerazioni: la base IGM su cui tutti facciamo riferimento è del 1985, nelle quali sono state utilizzate le stesse tecniche ma la scala dei singoli fotogrammi è 1:33000 (quindi circa tre volte meno dettagliata) mente l’altezza del volo è a 5000 m aumentando di fatto l’errore di misurazioni delle quote NON calcolate a terra con il teodolite. Ricordo che le IGM 1:25000 del 1985 presenta anche i punti trigonometrici, quelli che sulla carta vedi con il triangolino, ebbene- quelli sono stati presi sul campo con un teodolite, quindi nelle nuove mappe, quei punti avranno la medesima precisione e quota. In conclusione possiamo dire che le cime non quotate con il triangolino (teodolite) possono essere passibili di errori. Un esempio è  la cresta del monte Rotondo-Cava-San Rocco dove il monte Cava non sarebbe più un 2000.

Note

1il modello digitale del terreno è stato realizzato partendo da una serie di oggetti presenti nel DB della Carta Tecnica Regionale scala 1:50.000; tale cartografia è caratterizzata da una precisione richiesta in capitolato differenziata in base alla tipologia dell’oggetto stesso: -<0,90 m in quota per i punti quotati; -<2,00 m in quota per le curve di livello; -< 3,00 m in quota per altre entità; -< 3,00 m in planimetria.

http://www.regione.abruzzo.it/xcartografia/index.asp?modello0modelloDigTerreno10&servizio=xlist%stileDiv=mono&template=default&b=modellod2

2 – Il piano di volo è sul sito:

2001/2002  http://www.regione.abruzzo.it/xcartografia/docs/voloregAbr01_02/QURA01.pdf

2004/2005  http://www.regione.abruzzo.it/xcartografia/docs/voloRegAbr04_05/QURA2005.pdf

3 – http://en.wikipedia.org/wiki/Photogrammetry

4 – Il modello digitale del terreno è stato realizzato partendo da una serie di oggetti presenti nel DB della Carta Tecnica Regionale scala 1:5000; tale cartografia è caratterizzata da una precisione richiesta in capitolato differenziata in base alla tipologia dell’oggetto stesso: – < 0,90 metri in quota per i punti quotati; – < 2,00 metri in quota per le curve di livello; – < 3,00 metri in quota per le altre entità; – < 3,00 metri in planimetria.

http://www.regione.abruzzo.it/xcartografia/index.asp?modello=modelloDigTerreno10&servizio=xList&stileDiv=mono&template=default&b=modellod2

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